Tocca al pubblico scegliere il più bel piccolo grande amore

Fonte: “Il Giornale

di Diego Pistacchi

Un appuntamento che rischia di restare storico proprio perché non verrà più ripetuto in futuro. E che sembra soprattutto riservato a quel pubblico di appassionati deciso a «ripassare» la colonna sonora della propria vita, godendosela come un’opera classica. Con tutti i tempi dei grandi eventi. E magari anche senza le «contaminazioni» dello stadio o del palasport. Centosessanta minuti di ouverture, preludi, interludi, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità, resi ancora più particolari dagli eccezionali camei vocali e strumentali di grandi nomi della musica italiana, dal pop al rock, dal jazz alla musica operistica e a quella per il cinema: da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia; a Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti; da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato; da Angelo Branduardi a Pino Daniele; da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi; da Enzo Jannacci a Renzo Arbore; dalla PFM ai Pooh a Ron; da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista.
Cinquantadue brani, più i bis. E qui sta l’altra grande novità dell’evento. Perché il pubblico non dovrà solo richiamare fuori Baglioni per chiedergli di non smettere troppo presto di emozionare. Dovrà scegliere anche cosa ascoltare ancora. Ne foyer del Carlo Felice, su pannelli che riproducono il muro Q.P.G.A., ci sarà una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni. Accanto ad ogni titolo, gli spettatori entrando potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis «A.A.A.: (Ancora Altri Amori offresi)». E se i genovesi scrivessero tante volte Q.P.G.A.? Difficile credere che Baglioni canti la «tetralogia».

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Claudio Baglioni a Bologna in “ConcertOpera”

Fonte: “La Stampa

L’artista in scena dal 4 al 6 gennaio al Teatro Europa Auditorium

ROMA – Dal 4 al 6 gennaio Claudio Baglioni sarà protagonista al Teatro Europa Auditorium di Bologna in “ConcertOpera”, la tetralogia di Q.P.G.A: un Quaderno (il romanzo per Mondadori), una Pellicola (il film per Medusa), due Giri di concerti (“A prima vista” e “Gran Concerto”) e un Album, il nuovo l’inedito doppio cd “Q.P.G.A.”. Cinquantadue brani, 160 minuti di grande musica insieme alle esecuzioni fuori campo di 70 grandi nomi della musica italiana e un bis finale a richiesta, con alcune tra le più belle canzoni d’amore degli ultimi quarant’anni, tratte dal repertorio intenso e appassionato dell’autore compongono lo spettacolo.

“ConcertOpera” è la rappresentazione live integrale dell’opera popolare moderna Q.P.G.A, è la storia in musica del primo grande amore: quello che non dura tutta la vita, ma la cambia per sempre. Il quarto e ultimo atto del quadruplo progetto “quadrigetto” ispirato ad uno degli album più conosciuti e amati della musica italiana: “Questo piccolo grande amore” (1972), il disco la cui titletrack è stata votata in un referendum nazionale e premiata al Festival di Sanremo (1985) come “canzone italiana del secolo”.

Da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia, da Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti, da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato, da Angelo Branduardi a Pino Daniele, da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi, da Enzo Jannacci a Renzo Arbore, dalla PFM ai Pooh a Ron, da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista: un cast musicale di qualità e centosessanta minuti illustrati da una “colonna visiva”, ovvero un clip-movie inedito con la regia di Duccio Forzano, che scorre su grande schermo in perfetto sync con temi e tempi della musica, per un viaggio di andata e ritorno tra gli anni ’70 e i giorni nostri.

Sarà il pubblico a poter scegliere il bis finale del concerto. Finale che sarà diverso di sera in sera. Nei foyer dei teatri, su pannelli che riproducono l’immagine-simbolo (muro Q.P.G.A.), una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni. Accanto ad ogni titolo, gli spettatori potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis “A.A.A. (Ancora Altri Amori offresi)”.

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Claudio Baglioni con “ConcertOpera” arriva al Teatro Europa Auditorium di Bologna

Fonte: “Sassuolo2000

(Articolo del 03/01/2010) – Dal 4 al 6 gennaio Claudio Baglioni con “ConcertOpera” arriva al Teatro Europa Auditorium di Bologna. 52 brani, 160 minuti di grande musica insieme alle esecuzioni fuori campo di 70 grandi nomi della musica italiana e un bis finale a richiesta, con alcune tra le più belle canzoni d’amore degli ultimi quarant’anni, tratte dal repertorio intenso e appassionato dell’autore.

E’ “ConcertOpera”, il tour con cui Claudio Baglioni festeggia il formidabile successo della tetralogia di Q.P.G.A: un Quaderno (il romanzo per Mondadori), una Pellicola (il film per Medusa), due Giri di concerti (“A prima vista” e “Gran Concerto”) e un Album, il nuovo l’inedito doppio cd “QPGA”, che – appena uscito – si presenta già come l’avvenimento discografico del 2009/2010.

“ConcertOpera” è la rappresentazione live integrale dell’opera popolare moderna Q.P.G.A. La storia in musica del primo grande amore: quello che non dura tutta la vita, ma la cambia per sempre. Il quarto e ultimo atto del quadruplo progetto “quadrigetto” ispirato ad uno degli album più conosciuti e amati della musica italiana: “Questo piccolo grande amore” (1972), il disco la cui titletrack è stata votata in un referendum nazionale e premiata al Festival di San Remo (1985) come “canzone italiana del secolo” .

Un vero evento live nel quale, per la prima volta, l’opera Q.P.G.A. verrà rappresentata interamente, con ouverture, preludi, interludi, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità, resi ancora più particolari dagli eccezionali camei vocali e strumentali di grandi nomi della musica italiana, dal pop al rock, dal jazz alla musica operistica e a quella per il cinema: da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia; a Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti; da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato; da Angelo Branduardi a Pino Daniele; da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi; da Enzo Jannacci a Renzo Arbore; dalla PFM ai Pooh a Ron; da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista. Un cast musicale mozzafiato, che nessuna produzione musicale – né italiana, né internazionale – fino ad oggi aveva mai potuto vantare. Centosessanta minuti di emozione pura, illustrati da una “colonna visiva”: un clip-movie inedito con la regia di Duccio Forzano, che scorre su grande schermo in perfetto sync con temi e tempi della musica, per un indimenticabile viaggio di andata e ritorno tra gli anni ‘70 e i giorni nostri; tra sogni e ricordi, speranze e delusioni, passioni dimenticate e ritrovate.

Sarà il pubblico a poter scegliere il bis finale del concerto. Finale che sarà diverso di sera in sera. Nei foyer dei teatri, su pannelli che riproducono l’ immagine-simbolo (muro QPGA), una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni.

Accanto ad ogni titolo, gli spettatori potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis “A.A.A. (Ancora Altri Amori offresi)”.

I biglietti sono in vendita tramite il circuito Ticket-One http://www.ticketone.it (on line, in tutti i punti vendita abilitati e attraverso il pronto TicketOne 892.101) e presso la biglietteria del teatro EuropAudiotorium.

Acquistando inoltre online un biglietto, Ticket One e Radio Italia Solo Musica Italiana regaleranno una t- shirt esclusiva del tour.

Prevendite biglietti presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione, 4 a Bologna (apertura da lunedì a sabato ore 15-19), presso i punti prevendita del Circuito VIVATICKET-CHARTA, presso i punti d’ascolto delle IperCoop, il Circuito TICKETONE e le prevendite abituali di Bologna e Modena.

Per informazioni: Teatro EuropAuditorium 051 37.25.40 – 051 63.75.199

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Baglioni, la strada delle emozioni

Fonte: “Corriere del Veneto

Il cantautore romano mescola classici di ieri e nuove tracce, sullo sfondo le voci di 70 colleghi italiani

PADOVA – Tre ore di musica, di emozioni, di note amalgamate al clip movie inedito girato da Duccio Forzano per accompagnare gli spettatori attraverso i magici anni Settanta, il batticuore della coppia di giovani simbolo di «Questo piccolo grande amore», le foto di un Baglioni ragazzino, le immagini di un’Italia in evoluzione. Questo è «ConcertOpera», l’ultima creazione con la quale Claudio Baglioni si è reinventato in modo geniale, anche cambiando il testo di canzoni che hanno fatto la sua fortuna e intrecciandole con la voce fuoricampo di 70 artisti italiani, tra i quali l’applauditissima Mina, Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Antonello Venditti, Pino Daniele, ma anche Jovanotti, i Pooh, Gianni Morandi e Riccardo Cocciante, fino agli attori Claudia Gerini e Neri Marcorè e allo showman Renzo Arbore.

Un’operazione che festeggia la tetralogia Q.P.G.A. (un quaderno, cioè il romanzo per Mondadori, una pellicola, ovvero il film per Medusa, due giri di concerti e un album), molto apprezzata dal pubblico padovano, che ha affollato anche la terza serata di spettacolo, andata in scena sabato 12 dicembre al Gran teatro. Come sempre Baglioni non si è risparmiato, ha cantato le nuove canzoni ma anche gli amatissimi brani cult, come «Questo piccolo grande amore», «E tu», «Strada facendo», concedendo due bis e spazio anche al figlio Giovanni, protagonista di un video in cui suona la chitarra.

E’ l’incontro tra la storia e il presente, tra ricordi e sogni, delusioni e speranze, tra le vecchie e le nuove generazioni che da sempre compongono il vasto seguito dell’artista. Bella l’idea dell’orchestra virtuale che lega una canzone all’altra, consentendo al cantante di rifiatare e tenere la scienza per 180 minuti senza intervalli, e bella la suggestione di cantare trovandosi dentro Porta Portese, Trinità dei Monti, la 2 cavalli di un tempo, le onde del mare, la vita che scorre scandita da una cara, amica, colonna sonora.

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Claudio Baglioni: niente più

Fonte: “Fastweb

In rotazione su tutte le radio “Niente più” (guarda il video) di Claudio Baglioni, inedito anticipatorio del doppio album colossal uscito il 27 novembre “Q.P.G.A.”, rivisitazione completa, e godibile dell’album del ’73, manifesto su Roma del cantautore popolare più amato dagli italiani.

Ballad coinvolgente dall’impatto emozionale carico a mille come ci ha abituato da sempre Baglioni, ma soprattutto il Baglioni post-Fazio del nuovo millennio, Niente più è il singolo che chiude il doppio cd Q.P.G.A., ovvero il slang “giovanile mocciano” “Questo Piccolo Grande Amore”.

Nel singolo coda dell’album il trait d’union tra il vecchio e il nuovo: a trent’anni di distanza dalla fine di una folgorante storia d’amore giovanile (quella raccontata a frammenti del disco originale), Andrea, il protagonista maschile di quella storia, traccia un primo bilancio della propria vita. Una riflessione/confessione su quanto quella storia lo abbia sempre accompagnato e su come limpidezza, intensità, passione e forza visionaria di quel primo sogno abbiano continuato a rappresentare la costellazione sulla quale la coscienza tracciava la rotta del viaggio nella vita.

Baglioni qui, tra operazione commerciale e filologica, rovescia i canoni classici a lui tanto cari, presentando in anteprima on-air la conclusione del terzo capitolo della pseudo-trilogia di “Questo Piccolo grande Amore”, il cui archetipo è rappresentato dal nucleo, il disco omonimo del 1973, (per certi versi sottovalutato al tempo dall’intellighentia musicale e tacciato di una certa melensità), presentato al tempo in versione frammentata e tagliata per esigenze discografiche, e le altre due parti sono il film anch’esso omonimo del 2009, e il libro immediatamente seguente.

Q.P.G.A. l’album, In versione Zeffirelliana, in parte colma appunto la lacuna del disco originale, nella misura in cui questa nuova versione cerca di riportare alla luce l’opera come avrebbe dovuto essere, amalgamando i piccoli frammenti storici come Piazza del Popolo e Cartolina Rosa a tappe intermedie che rendono il tutto più comprensibile mostrando zone di Roma al tempo “sconosciute”, come ad esempio Lungotevere, Centocelle, Fiumicino e altre “fermate”, come a voler ricreare un tour ideale della Roma anni ‘70, luogo reale e scenico della storia d’amore dipinta da Baglioni.

La cosa forse più interessante dell’album, oltre appunto alla ripresa di alcune tracce semi-sconosciute scartate dall’originale, anche il modo in cui i numerosissimi ospiti, settanta per la precisione (tra cui Mina, Venditti, Allevi, Bollani, Elio e le Storie Tese, i Pooh oltre a moltissimi altri nuovi come  Noemi o Alessandra Amoroso) per la maggior parte non infastidiscano, ma anzi aiutino a creare un’atmosfera armonica che tutto considerato impreziosisce la piece.

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Baglioni, Patty Pravo e i Pooh vincono “Vota la Voce”

Fonte: “Rockol

“Che effetto fa essere la donna dell’anno?” “Io lo sono sempre stata!”.
Ha la battuta pronta Patty Pravo, una delle protagoniste di “Vota la Voce”, la manifestazione canora che premia i protagonisti della scena musicale Italiana.
Alla Pravo è andata la statuetta quale miglior interprete femminile; con lei sono stati premiati ad Arezzo, nel corso della serata presentata da Red Ronnie e Martina Colombari (che andrà in onda martedì su Canale 5 alle 20,50) Claudio Baglioni e i Pooh. Altri Telegatti sono stati assegnati a Ligabue (miglior tour dell’anno), Zucchero (Telegatto di platino per il miglior artista Italiano all’estero), gli 883 (migliore canzone dell’estate), Carmen Consoli e Siria (premio rivelazione).
Zucchero ha presentato in anteprima “Va’ pensiero”, una rivisitazione blues dell’aria di Verdi con un nuovo testo.
Fans in delirio quando sul palco è salito Robbie Williams, ex Take That, che ha presentato un brano del suo ultimo album. Applauditissimi anche Giorgia, Gianni Morandi, Ron, Mario Lavezzi, Mogol e Umberto Tozzi.

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Ecco il più lungo concerto dei Pooh

Fonte: “Repubblica

ROMA – “Nella tournèe precedente, quella del ventennale, abbiamo fatto una quarantina di concerti: 28 li abbiamo registrati e da questi abbiamo tratto 42 canzoni”. Così Stefano D’ Orazio, batterista dei Pooh, presenta Goodbye, un cofanetto con tre album dal vivo, più un “picture disc” e un libretto fotografico, che in questi giorni esce nei negozi di tutta Italia. Un’ altra grande autocelebrazione, di quelle inappuntabili dal punto di vista tecnico: i tre dischi sono in vinile 100% in tre sfumature di grigio, per evitare la pirateria e garantire un suono più fedele possibile, le cassette sono le “Shape”, resistenti ad alte temperature e a scorrimento lubrificato, e poi è in uscita anche la versione Compact. “Ma questa più che un’ operazione discografica è la testimonianza di un momento importante” dice D’ Orazio “Quella in cui abbiamo deciso di ripercorrere la nostra storia con il pubblico. La gente aspettava un disco dal vivo, l’ ultimo era stato Palasport uscito nel 1983 che fino ad ora ha venduto 400 mila copie, che raddoppiano se si pensa che è un album doppio. Goodbye è un regalo a chi ci segue. Difficile è stata la scelta dei brani. Volevamo che ci fossero le migliori versioni live delle nostre canzoni, ma anche la voce del pubblico. Certe volte un pubblico caldo ha determinato una scelta, anche se magari la versione del brano non era delle migliori”. E per smentire chi pensa che un cofanetto triplo dal vivo è un’ operazione discografica suicida, D’ Orazio precisa che per la fine di aprile ne è prevista la vendita di più di centomila esemplari. Per Assolo di Baglioni fu la stessa cosa. Un pubblico fedele? “Io non credo che il nostro pubblico sia soltanto nostro; magari è lo stesso che va ai concerti della Lauper, a quelli di Paul Simon e di Baglioni. La gente ha bisogno di musica, di qualsiasi tipo, purchè sia musica. Forse è un discorso qualunquista, ma basta osservare l’ evoluzione tecnica degli ultimi anni, l’ elettronica, il digitale”. L’ avvento del Compact Disc, la sua prepotente avanzata che ridà ossigeno ad un mercato che sembrava morto? “I Pooh fanno Compact da quattro anni e stanno anche per uscire in CD tutti i nostri vecchi album. Credo sia importante, credo che il Compact non rivoluzioni soltanto la tecnica di incisione e di missaggio della musica: credo che rivoluzioni anche il modo di ascoltarla”. – (l.pu.).