Tocca al pubblico scegliere il più bel piccolo grande amore

Fonte: “Il Giornale

di Diego Pistacchi

Un appuntamento che rischia di restare storico proprio perché non verrà più ripetuto in futuro. E che sembra soprattutto riservato a quel pubblico di appassionati deciso a «ripassare» la colonna sonora della propria vita, godendosela come un’opera classica. Con tutti i tempi dei grandi eventi. E magari anche senza le «contaminazioni» dello stadio o del palasport. Centosessanta minuti di ouverture, preludi, interludi, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità, resi ancora più particolari dagli eccezionali camei vocali e strumentali di grandi nomi della musica italiana, dal pop al rock, dal jazz alla musica operistica e a quella per il cinema: da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia; a Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti; da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato; da Angelo Branduardi a Pino Daniele; da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi; da Enzo Jannacci a Renzo Arbore; dalla PFM ai Pooh a Ron; da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista.
Cinquantadue brani, più i bis. E qui sta l’altra grande novità dell’evento. Perché il pubblico non dovrà solo richiamare fuori Baglioni per chiedergli di non smettere troppo presto di emozionare. Dovrà scegliere anche cosa ascoltare ancora. Ne foyer del Carlo Felice, su pannelli che riproducono il muro Q.P.G.A., ci sarà una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni. Accanto ad ogni titolo, gli spettatori entrando potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis «A.A.A.: (Ancora Altri Amori offresi)». E se i genovesi scrivessero tante volte Q.P.G.A.? Difficile credere che Baglioni canti la «tetralogia».

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Claudio Baglioni a Bologna in “ConcertOpera”

Fonte: “La Stampa

L’artista in scena dal 4 al 6 gennaio al Teatro Europa Auditorium

ROMA – Dal 4 al 6 gennaio Claudio Baglioni sarà protagonista al Teatro Europa Auditorium di Bologna in “ConcertOpera”, la tetralogia di Q.P.G.A: un Quaderno (il romanzo per Mondadori), una Pellicola (il film per Medusa), due Giri di concerti (“A prima vista” e “Gran Concerto”) e un Album, il nuovo l’inedito doppio cd “Q.P.G.A.”. Cinquantadue brani, 160 minuti di grande musica insieme alle esecuzioni fuori campo di 70 grandi nomi della musica italiana e un bis finale a richiesta, con alcune tra le più belle canzoni d’amore degli ultimi quarant’anni, tratte dal repertorio intenso e appassionato dell’autore compongono lo spettacolo.

“ConcertOpera” è la rappresentazione live integrale dell’opera popolare moderna Q.P.G.A, è la storia in musica del primo grande amore: quello che non dura tutta la vita, ma la cambia per sempre. Il quarto e ultimo atto del quadruplo progetto “quadrigetto” ispirato ad uno degli album più conosciuti e amati della musica italiana: “Questo piccolo grande amore” (1972), il disco la cui titletrack è stata votata in un referendum nazionale e premiata al Festival di Sanremo (1985) come “canzone italiana del secolo”.

Da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia, da Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti, da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato, da Angelo Branduardi a Pino Daniele, da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi, da Enzo Jannacci a Renzo Arbore, dalla PFM ai Pooh a Ron, da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista: un cast musicale di qualità e centosessanta minuti illustrati da una “colonna visiva”, ovvero un clip-movie inedito con la regia di Duccio Forzano, che scorre su grande schermo in perfetto sync con temi e tempi della musica, per un viaggio di andata e ritorno tra gli anni ’70 e i giorni nostri.

Sarà il pubblico a poter scegliere il bis finale del concerto. Finale che sarà diverso di sera in sera. Nei foyer dei teatri, su pannelli che riproducono l’immagine-simbolo (muro Q.P.G.A.), una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni. Accanto ad ogni titolo, gli spettatori potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis “A.A.A. (Ancora Altri Amori offresi)”.

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Claudio Baglioni con “ConcertOpera” arriva al Teatro Europa Auditorium di Bologna

Fonte: “Sassuolo2000

(Articolo del 03/01/2010) – Dal 4 al 6 gennaio Claudio Baglioni con “ConcertOpera” arriva al Teatro Europa Auditorium di Bologna. 52 brani, 160 minuti di grande musica insieme alle esecuzioni fuori campo di 70 grandi nomi della musica italiana e un bis finale a richiesta, con alcune tra le più belle canzoni d’amore degli ultimi quarant’anni, tratte dal repertorio intenso e appassionato dell’autore.

E’ “ConcertOpera”, il tour con cui Claudio Baglioni festeggia il formidabile successo della tetralogia di Q.P.G.A: un Quaderno (il romanzo per Mondadori), una Pellicola (il film per Medusa), due Giri di concerti (“A prima vista” e “Gran Concerto”) e un Album, il nuovo l’inedito doppio cd “QPGA”, che – appena uscito – si presenta già come l’avvenimento discografico del 2009/2010.

“ConcertOpera” è la rappresentazione live integrale dell’opera popolare moderna Q.P.G.A. La storia in musica del primo grande amore: quello che non dura tutta la vita, ma la cambia per sempre. Il quarto e ultimo atto del quadruplo progetto “quadrigetto” ispirato ad uno degli album più conosciuti e amati della musica italiana: “Questo piccolo grande amore” (1972), il disco la cui titletrack è stata votata in un referendum nazionale e premiata al Festival di San Remo (1985) come “canzone italiana del secolo” .

Un vero evento live nel quale, per la prima volta, l’opera Q.P.G.A. verrà rappresentata interamente, con ouverture, preludi, interludi, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità, resi ancora più particolari dagli eccezionali camei vocali e strumentali di grandi nomi della musica italiana, dal pop al rock, dal jazz alla musica operistica e a quella per il cinema: da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia; a Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti; da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato; da Angelo Branduardi a Pino Daniele; da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi; da Enzo Jannacci a Renzo Arbore; dalla PFM ai Pooh a Ron; da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista. Un cast musicale mozzafiato, che nessuna produzione musicale – né italiana, né internazionale – fino ad oggi aveva mai potuto vantare. Centosessanta minuti di emozione pura, illustrati da una “colonna visiva”: un clip-movie inedito con la regia di Duccio Forzano, che scorre su grande schermo in perfetto sync con temi e tempi della musica, per un indimenticabile viaggio di andata e ritorno tra gli anni ‘70 e i giorni nostri; tra sogni e ricordi, speranze e delusioni, passioni dimenticate e ritrovate.

Sarà il pubblico a poter scegliere il bis finale del concerto. Finale che sarà diverso di sera in sera. Nei foyer dei teatri, su pannelli che riproducono l’ immagine-simbolo (muro QPGA), una lista con i titoli di alcune della canzoni d’amore del repertorio di Claudio Baglioni.

Accanto ad ogni titolo, gli spettatori potranno scrivere il loro nome esprimendo così la propria preferenza. I titoli più richiesti saranno eseguiti come bis “A.A.A. (Ancora Altri Amori offresi)”.

I biglietti sono in vendita tramite il circuito Ticket-One http://www.ticketone.it (on line, in tutti i punti vendita abilitati e attraverso il pronto TicketOne 892.101) e presso la biglietteria del teatro EuropAudiotorium.

Acquistando inoltre online un biglietto, Ticket One e Radio Italia Solo Musica Italiana regaleranno una t- shirt esclusiva del tour.

Prevendite biglietti presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione, 4 a Bologna (apertura da lunedì a sabato ore 15-19), presso i punti prevendita del Circuito VIVATICKET-CHARTA, presso i punti d’ascolto delle IperCoop, il Circuito TICKETONE e le prevendite abituali di Bologna e Modena.

Per informazioni: Teatro EuropAuditorium 051 37.25.40 – 051 63.75.199

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Dopo il sisma, Jovanotti & co insieme per ricostruire il “domani”

Fonte: “Ffwebmagazine

La canzone dell’anno

di Rosalinda Cappello

Domani 21/04.09. È questa per noi la canzone dell’anno, perché è stata come un miracolo e per il significato che rappresenta. Un miracolo perché è riuscita a raccogliere 56 cantanti italiani, per la maggior parte grossi nomi del nostro panorama musicale, e li ha fatti ritrovare, sembrare, sentire uniti, anche quelli che da un decennio non si parlavano più. Un miracolo perché è riuscita a far convivere interpreti di stili e generazioni diverse, dai Baustelle ad Albano Carrisi, passando per Fabri Fibra e gli Elio e le Storie tese. E poi, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Lorenzo Cherubini, Tiziano Ferro, Elisa, Luciano Ligabue, Gianna Nannini, Laura Pausini, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Antonello Venditti, Zucchero. C’erano quasi tutti i grandi. Quasi tutti. Ma di quelli che non c’erano non diremo. Un miracolo perché 56 voci diverse avevano a disposizione soltanto 30 versi e, come si sa le star tendono a non accontentarsi di piccole cose. E, invece, questa volta no. Tutti hanno messo a disposizione il proprio nome e le proprie corde vocali anche solo per alcune parole. Un miracolo perché la canzone che ne è venuta fuori – composta di getto da Mauro Pagani, ex Pfm e oggi produttore di successo – è un crescendo di emozioni. Il testo è un susseguirsi di immagini che ci riportano a quel groviglio di impressioni dal quale l’Italia è stata avvinta all’indomani dell’implacabile sisma che in Abruzzo, nella notte tra il 5 e 6 aprile, ha sospeso per sempre la vita di 307 persone. Stati generali della musica, Live aid italiano… L’hanno chiamata così questa reunion. Jovanotti – che con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha concepito l’idea di un evento di questa portata – presentando l’iniziativa, ha parlato di “arco costituzionale della musica italiana” schierato per un gesto di solidarietà ed è questo l’altro motivo che ci ha portato a scegliere proprio questa come canzone dell’anno. Un gesto simbolico, naturalmente, ma anche la volontà di dare un contributo – con il loro mestiere di cantanti – alla macchina che si è messa in moto fin dai minuti successivi alla terribile scossa delle 3.32 del mattino di quel giorno di primavera. E così il 21 aprile – da qui il titolo – sono entrati in sala di registrazione a Milano e in una maratona di 24 ore hanno messo insieme questo lavoro, allo scopo di raccogliere i fondi per le operazioni di ricostruzione, consolidamento e restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila. È bastato un veloce giro di telefonate tra colleghi, senza le intermediazioni e le complicazioni di segreterie e uffici stampa, e un giorno soltanto per realizzare una canzone gradevole, partecipata, coinvolgente, in onda in tutte le radio italiane a un mese esatto dal sisma. Una grande fetta dell’attuale panorama musicale italiano ha messo in campo uno sforzo simile a una maratona per contribuire, a modo suo, a realizzare qualcosa che somigliasse, anche solo alla lontana, alla fatica dei soccorritori che hanno scavato per ore e ore tra le macerie per salvare fino all’ultima vita che poteva essere strappata alla morte. Una mossa che ha sfidato anche il rischio di scadere nella retorica e nelle accuse di autopromozione che qualcuno avrebbe potuto rivolgere. «Non bastano le lacrime a impastare il calcestruzzo, eccoci qua, cittadini d’Abruzzo… Non siamo così soli a immaginare un nuovo giorno in Italia», cantavano nei sei minuti e trentadue secondi della canzone. E anche se quelle parole avessero potuto suonare retoriche, non importa perché anche la retorica può servire. Il filosofo siriano Libanio, nel quarto secolo dopo Cristo, ha fatto un elogio della retorica come strumento indispensabile della vita politica per la sua forza persuasiva, per la sua capacità di indurre gli uomini alla ricerca del bene e di condizionarne il comportamento con i vincoli della ragione. Ben venga, dunque, la retorica se indica la strada della solidarietà, la via sempre meno praticata del senso civico che, però, tragedie come quella abruzzese o quella più recente del messinese, rinvigoriscono, mettendo in luce l’altro volto del paese. Quello di uomini e donne che in silenzio e giorno dopo giorno si danno da fare con attività di volontariato che riempiono di significato le loro vite, dando un senso profondo e compiuto al loro essere cittadini.

Fosse sempre così, costruttiva, la retorica. E anche questi cinquantasei italiani ce lo hanno ricordato. Cantando.

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La memoria corale di “Q.P.G.A.”

Fonte: “Repubblica

Intervista al cantante dopo il successo di film, romanzo, doppio album
“Nel 2010 suonerò in tutto il mondo, il viaggio mi muove anche dentro”

Baglioni porta in tour l’opera pop

di Pietro D’Ottavio

ROMA – Ancora qualche concerto e Claudio Baglioni chiuderà il cerchio del kolossal Q.P.G.A (tra film, romanzo, doppio album con nuove canzoni e diversi tour). Per l’anno che verrà il “viaggiatore Baglioni” annuncia un lunghissimo tour antologico in tutti e cinque i continenti. “Suonerò in tutto il mondo, per tutto il 2010 – spiega – e prenderò appunti per il nuovo album: quando sono in movimento mi arrivano nuove ispirazioni. Se sto fermo succede molto meno: il viaggio mi muove anche dentro”.

Intanto la monumentale rilettura di Questo Piccolo Grande Amore – “opera pop” che torna in flashback agli anni Settanta con proiezioni video, effetti e 160 minuti di musica dal vivo – è in scena all’Auditorium di Roma fino al 30 dicembre, poi dal 4 al 6 gennaio al teatro Europa di Bologna, gran finale dall’8 al 10 al teatro Carlo Felice di Genova.

Baglioni, è anche il momento di un bilancio di Q.P.G.A.
“Anche questo è stato un viaggio. Soprattutto nel tempo: per scrivere le nuove canzoni mi sono ritrovato nella casa di allora, nei vestiti e nei pensieri di allora. Per riprendere e ampliare una storia di 40 anni fa, partendo dalla ricerca di vecchi appunti e nastri ‘perduti’, ho cercato di ‘compattare’ il tempo non scrivendo alla maniera di quando ero un ragazzo, altrimenti avrei corso il rischio di fare una parodia di me stesso”.

I numeri di Q. P. G. A. sono di primo piano: 100 mila copie vendute del romanzo, quasi sempre tutto esaurito ai concerti, settanta musicisti ospiti nel disco.
“Mi ha commosso Ennio Morricone che ha accettato di suonare il piano in Questo piccolo grande amore. Mi sono fatto grandi risate con Neri Marcorè (ospite in Al mercato) e con Paola Cortellesi (in Battibecco). E dopo molti anni ho risentito Mina al telefono, che ha accettato con entusiasmo di cantare un piccolo cameo”.

E poi ci sono Jovanotti, Fiorello, Giorgia, Battiato, Fossati, Bocelli, Venditti, Pino Daniele, Cristicchi, Elio e le storie tese, Ruggeri…
“È diventato un lavoro corale, all’inizio avevo pensato di chiamare una trentina di colleghi ma il loro entusiasmo mi ha travolto. I duetti sono rimasti eccezioni, nessuna scelta è stata casuale, ma legata alla storia artistica degli ospiti. O magari a un qualcosa che nei miei ricordi li collegava al brano in cui poi hanno cantato o suonato. Come l’invito fatto a Luis Bacalov di suonare in Porta Portese, canzone che negli Settanta aveva avuto grande successo nella versione spagnola e per l’America Latina”.

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Baglioni, feste in concertopera

Fonte: “Il Messaggero

Da sabato 5 date all’Auditorium di Roma

di Marco Molendini

Claudio Baglioni (foto Farneti - Lapresse)

Claudio Baglioni (foto Farneti - Lapresse)

ROMA (26 dicembre) – L’idea è doppiamente insolita. Vedere un pop idol nazionale come Baglioni nelle dimensioni ridotte di un auditorium e ascoltarlo alle prese con una sorta di mega suite, quasi tre ore di musica, in cui il cantautore romano rivisita il suo primo, grande successo. Un concertopera (così l’ha battezzato l’autore) intitolato QPGA, acronimo di Questo piccolo grande amore, che è l’ultima tappa di una teatralogia che ha visto Baglioni impegnato negli ultimi tempi a sfidare insieme la memoria, il passato e, perfino, un certo fastidio provato spesso nei confronti della sua canzone più celebrata.

Uscito il film, uscito il libro, fatta una prima ricognizione live, adesso Claudio si è rimesso in pista sulla scia di un disco che raccoglie tutte le pagine di quel lontano conceptalbum, rinforzate da nuovi materiali compositivi e dall’intervento di ben 70 firme del made in Italy canoro, personaggi come Mina, Fossati, Morandi, Ornella Vanoni, Arbore, Laura Pausini, Giorgia, Venditti, Jovanotti, Bocelli, Morricone, Battiato, ma anche ospiti eccellenti come Fiorello e altri presi in prestito dal mondo del jazz come Paolo Fresu, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Stefano Bollani.

Un’operazione extralarge che, altro fatto insolito, da sabato prossimo, sarà per cinque sere nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium: periodo, questo, generalmente poco propizio ai tour pop e che Baglioni ha scelto di sfatare. Il tour ha già avuto un suo rodaggio, ha debuttato a inizio dicembre a Milano, ha toccato altre città e ora sbarca a Roma con la sua carovana mostruosa dove la scena spoglia senza ricorrere a tante tecnologie si focalizza sulla presenza di un megaschermo centrale su cui scorrono le immagini (alcune tratte dal film a formare una sorta di clip-movie inedito con la regia di Duccio Forzano) ma dove si alternano anche i numerosi ospiti chiamati a fare da collegamento fra i vari temi dell’opera. I musicisti, guidati dal fidato Paolo Gianolio alle chitarre, sono a loro volta seduti dietro altri schermi ad alta risoluzione, mentre la musica scorre.

E stavolta il concerto di Baglioni, almeno nella prima parte, non è una sfilata di grandi successi, ma una rigorosa ricostruzione dove i temi conosciuti sono pochi, sparpagliati fra interludi, intermezzi, raccordi canzoni che si fondono. Solo alla fine Claudio si concede nel suo lato più popolare e famoso in una sorta di finale a richiesta in cui il pubblico viene chiamato a scegliere nel suo grandissimo songbook i pezzi preferiti e più conosciuti. Un modo per chiudere in bellezza dopo una così lunga cavalcata musicale.

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Un milione per l’Abruzzo

Fonte: “Ostia News

Il 21 aprile 2009 è stato un giorno importante per la musica italiana: cinquantasei grandi artisti si sono ritrovati agli studi Officine Meccaniche di Milano per registrare una canzone tutti insieme, «Domani 21/04.09 – Artisti uniti per l’Abruzzo». Lo scopo del progetto musicale era raccogliere fondi per sostenere gli interventi di ricostruzione, consolidamento e restauro del Conservatorio «Alfredo Casella» e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila. Ebbene , a 8 mesi di stanza, «Domani 21/04.09» ha venduto oltre mezzo milione di copie con una previsione di incasso che supera il milione di euro. Entro la metà di febbraio sarà possibile effettuare i conteggi definitivi comprensivi dei dati Siae del primo semestre e il dato Siae generale verrà conguagliato a settembre del 2010. Il singolo termina la sua vita commerciale alla fine del mese di dicembre, verrà ritirato dai negozi e la vendita digitale sarà sospesa. L’operazione si concluderà simbolicamente il prossimo aprile a L’Aquila – a un anno dal terremoto – dove verrà organizzata una conferenza stampa e in questa occasione verranno pubblicamente nominati e ringraziati tutti coloro che hanno contribuito a titolo gratuito al grande successo di «Domani»: radio, tv, catene commerciali, aziende private e naturalmente tutti gli artisti che hanno partecipato. Lorenzo Jovanotti, Giuliano Sangiorgi e Mauro Pagani (anche autore della canzone e produttore artistico) sono gli ideatori del progetto, la produzione esecutiva è stata curata da Marco Sorrentino, la produzione discografica è della Sugar di Caterina Caselli e la distribuzione di Universal. Un ringraziamento particolare va alla Guardia di Finanza di Milano che ha sventato un attacco della pirateria on-line nelle fasi iniziali del progetto. I 56 artisti che hanno partecipato a ‘Domani 21.04.09′ sono: Afterhours, Claudio Baglioni, Franco Battiato, Baustelle, Samuele Bersani, Bluvertigo, Luca Carboni, Caparezza, Albano Carrisi, Caterina Caselli, Casino Royale, Carmen Consoli, Cesare Cremonini, Elio e le Storie Tese, Niccolò Fabi, Fabri Fibra, Giusy Ferreri, Tiziano Ferro, Eugenio Finardi, Frankie Hi Energy, Giorgia, Gianluca Grignani, J Ax, Jovanotti, Ligabue, Malika Ayane, Mango, Gianni Marracash, Morgan, Gianni Morandi, Gianna Nannini, Negramaro, Negrita, Nek Niccolò Agliardi, Pacifico, Mauro Pagani, Giuliano Palma, Laura Pausini, Roy Paci, Piero Pelù, Max Pezzali, Massimo Ranieri, Francesco Renga, Ron, Enrico Ruggeri, Antonella Ruggiero, Sud Sound System, Tricarico, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Mario Venuti, Zucchero.

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Baglioni, la strada delle emozioni

Fonte: “Corriere del Veneto

Il cantautore romano mescola classici di ieri e nuove tracce, sullo sfondo le voci di 70 colleghi italiani

PADOVA – Tre ore di musica, di emozioni, di note amalgamate al clip movie inedito girato da Duccio Forzano per accompagnare gli spettatori attraverso i magici anni Settanta, il batticuore della coppia di giovani simbolo di «Questo piccolo grande amore», le foto di un Baglioni ragazzino, le immagini di un’Italia in evoluzione. Questo è «ConcertOpera», l’ultima creazione con la quale Claudio Baglioni si è reinventato in modo geniale, anche cambiando il testo di canzoni che hanno fatto la sua fortuna e intrecciandole con la voce fuoricampo di 70 artisti italiani, tra i quali l’applauditissima Mina, Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Antonello Venditti, Pino Daniele, ma anche Jovanotti, i Pooh, Gianni Morandi e Riccardo Cocciante, fino agli attori Claudia Gerini e Neri Marcorè e allo showman Renzo Arbore.

Un’operazione che festeggia la tetralogia Q.P.G.A. (un quaderno, cioè il romanzo per Mondadori, una pellicola, ovvero il film per Medusa, due giri di concerti e un album), molto apprezzata dal pubblico padovano, che ha affollato anche la terza serata di spettacolo, andata in scena sabato 12 dicembre al Gran teatro. Come sempre Baglioni non si è risparmiato, ha cantato le nuove canzoni ma anche gli amatissimi brani cult, come «Questo piccolo grande amore», «E tu», «Strada facendo», concedendo due bis e spazio anche al figlio Giovanni, protagonista di un video in cui suona la chitarra.

E’ l’incontro tra la storia e il presente, tra ricordi e sogni, delusioni e speranze, tra le vecchie e le nuove generazioni che da sempre compongono il vasto seguito dell’artista. Bella l’idea dell’orchestra virtuale che lega una canzone all’altra, consentendo al cantante di rifiatare e tenere la scienza per 180 minuti senza intervalli, e bella la suggestione di cantare trovandosi dentro Porta Portese, Trinità dei Monti, la 2 cavalli di un tempo, le onde del mare, la vita che scorre scandita da una cara, amica, colonna sonora.

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Un sito per “Domani 21/04.2009″

Fonte: “ItNews

Roma, 6 mag. (Adnkronos) – Il ‘Domani’ per l’Abruzzo e’ gia’ visibile. Il video del brano “Domani 21.04.09″, gia’ ribattezzato il ‘We are the world’ italiano, perche’ i proventi delle vendite serviranno a sostenere gli interenti di ricostruzione, consolidamente e restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila, e’ gia’ visibile su internet, sul sito appositamente creato (http://www.domani21aprile2009.it). Nel brano sfilano le immagini delle piu’ grandi star della musica italiana che si alternano anche al microfono, dividendosi strofe e incisi. L’incipit e’ per Ligabue e seguono in un montaggio sonoro e visivo molto serrato: Tiziano Ferro, Enrico Ruggeri, Gianni Morandi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Max Pezzali, Eugenio Finardi, Zucchero, Cesare Cremonini, Carmen Consoli, Mauro Pagani, Francesco Renga, Roberto Vecchioni , Giuliano Palma, Elio e Le Storie Tese, Vittorio Cosma, Jovanotti, Caprezza, Frankie HiNrg, Gianluca Grignani, Giuliano Sangiorgi, Claudio Baglioni, Ron, Luca Carboni, Baustelle, Samuele Bersani, Antonella Ruggiero, Alioscia, Pacifico, Mango, Bluvertigo, Nek, Antonello Venditti, Albano, Marracash, Laura Pausini, J Ax, Fabri Fibra, Sud Sound System, Giorgia, Giusy Ferreri, Dolcenera, Mario venuti, Piero Pelu’, Morgan, Roy paci, Gianna Nannini, Elisa, Manuel Agnelli degli Afterhours, Mango, Niccolo’ Fabi, Tricarico, Negrita, Malika Ayane e Saturnino. Nel finale la parole torna a Jovanotti che e’ stato l’ideatore dell’operazione, promossa poi insieme a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e a Mauro Pagani, che l’autore del brano.

Conferenza Stampa Domani 21/04.2009

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