Fonte: “Bari Mia”
Grave la 16enne che si è buttata dalla finestra del liceo: su Facebook un gruppo su di lei
di Pina D’Errico
Sono gravi le condizioni della 16enne che stamattina ha tentato il suicidio lanciandosi da una finestra al terzo piano del liceo scientifico milanese ‘Einstein’, in zona Monforte. Anche lei, come tutti i suoi compagni, era una fedele utente di Facebook.
Il suo profilo sul social network conta 130 amici e una quarantina di gruppi dedicati a musicisti, attori e persino al cioccolato. Tra questi però c’è uno che la riguarda in particolare dal momento che vede lei come protagonista: si chiama “Compatiamola”, è stato fondato un anno fa, quando la ragazza, oggi ripetente, era in una classe diversa, ed è un modo per prenderla in giro scherzosamente. Tant’è che si chiude con “le vogliamo bene”.
Nel gruppo i suoi compagni si fanno burla della ragazza, ma solo per gioco, come solo gli adolescenti sanno fare tra di loro. Ironizzano sul suo cantare a voce alta in aula mentre ascolta le canzoni dal suo mp3, in particolare Baglioni e musica lirica, sul suo cominciare a ridere da sola per non finirla più. E ancora parlano dei suoi “pupazzetti stupidi” tenuti sotto il banco e della sua capacità di fare un concerto di percussioni, “due matite e si scatena per voi”, in piena lezione di matematica.
A dimostrare l’innocenza del gruppo è proprio il fatto che tra i suoi membri c’è il nome stesso della protagonista che commenta anche la foto che la ritrae, scelta dai suoi compagni: “Sembro un’alcolizzata che fa finta di stare attenta, voglio una foto che mi renda giustizia”. Di facebook ha parlato anche il suo insegnante di educazione fisica che ha fatto notare come basti andare sul social network per capire quanti ragazzi provassero affetto per lei. Tutti tra compagni, docenti e familiari sbigottiti, si stanno interrogando sulle cause di un gesto così estremo.
Il tutto sarebbe accaduto intorno alle undici, e la voce, secondo le testimonianze rilasciate dagli studenti dell’istituto, sarebbe circolata subito per tutto l’edifico, anche se le lezioni non sono state sospese. Della ragazza si sono apprese poi più notizie: classe seconda E, nata a Milano, ma da genitori originari del Bangladesh, frequentava anche una parrocchia. Quando ha compiuto il terribile gesto, non era in classe, dove i suoi compagni seguivano la lezione d’inglese, da cui lei era esonerata, ma in biblioteca. Per aprire la finestra ha aspettato che la vedesse la bidella che era appena uscita dall’ascensore, per poi lasciarsi cadere nel vuoto, da un’altezza di 16 metri
Di lei qualcuno dice che avesse problemi d’inserimento, che fosse timida, che avesse problemi in famiglia, che stesse sempre da sola. “Non si trovava bene con i compagni della sua classe” secondo alcuni ragazzi, ma non sarebbe stata questa la causa. Gli insegnanti invece dicono che fosse anche brava a scuola e che avesse tanti amici. Una in particolare la definisce una ragazza come tante e aggiunge che a quell’età le problematiche sono molte.
Ora però a preoccupare è il rischio di emulazione, come ha spiegato un docente che tiene a precisare come l’ambiente di questa scuola sia molto sereno. I ragazzi però sarebbero rimasti molto colpiti dal suicidio di qualche giorno fa di Alberto, uno studente 15enne di un altro istituto milanese, il ‘Leonardo Da Vinci’, che si era gettato da una finestra del bagno della sua abitazione. Spesso accade, aggiunge l’insegnante, che i ragazzi si possano sentire estranei, ma i professori fanno quello che possono. A questo fine verranno sospese le lezioni per discutere dell’accaduto con tutti gli studenti.
Intanto la ragazza è ricoverata all’ospedale Fatebenefratelli con un forte trauma toracico, ma è sottoposta a continue analisi per monitorare la presenza di possibili altri danni a organi interni.